Bergamo, 29 aprile 2021 – Saranno destinati alla distribuzione di materiale tecnico i 10 mila euro stanziati dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo a favore dell’Unione Ciclistica Bergamasca e del Comitato Provinciale della Federazione Ciclistica Italiana. La prima, attiva dal 1902, è la più antica società dilettantistica del territorio ed una delle più longeve d’Italia.
Dopo un anno di fermo delle manifestazioni sportive a causa della pandemia, le due realtà del settore si sono mobilitate in aiuto delle società della provincia di Bergamo che si occupano delle attività riservate ai bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni (circa sei-settecento bambini coinvolti), che praticano il ciclismo agonistico per conto della Federazione Ciclistica Italiana.
“I nostri giovanissimi atleti non pensano alla gara. È un gioco e un’attività sportiva all’aperto, un’occasione di relazione e di amicizia”, dichiara Gianluigi Stanga, presidente dell’Unione Ciclistica Bergamasca. Classe 1949, Stanga è stato dal 1983 al 2007 direttore sportivo di team di livello internazionale; nelle sue squadre ha diretto campioni come Francesco Moser, Gianbattista Baronchelli e Laurent Fignon. L’impegno da presidente va a braccetto con l’attenzione ad iniziative di solidarietà. “Abbiamo costituito una squadra di appassionati che, con i colori giallorossi della società, partecipa a manifestazioni sportive di carattere benefico: questo è lo spirito che anima il nostro club”. Basti citare l’adesione al progetto “L’albero dei caschi” (della cordata Aribi Associazione per il Rilancio della Bicicletta di Bergamo, Federazione Ciclistica Italiana e Comitato provinciale di Bergamo) per la raccolta, disinfezione e donazione di caschi a chi ne ha bisogno e il sostegno alle iniziative della onlus “The bridge for hope”, che promuove attività integrative alle cure mediche come la terapia della risata e l’estetica oncologica. Detto questo, credo doveroso ringraziare la Fondazione della Banca Popolare per l’attenzione e la sensibilità, da sempre dimostrata, in favore dell’attività sportiva giovanile praticata sul nostro territorio.
In agenda per il 25 luglio c’è poi la seconda edizione della “Bergamo – Monte Pora, Gran Premio Radici Group”, la gara ciclistica riservata alla categoria juniores (17-18 anni), circa 105 chilometri di percorso, della cui organizzazione si occupano i 50 iscritti amatori dell’UC Bergamasca. L’arrivo al Monte Pora è stato scelto non solo perché è una nota località della bergamasca, ma anche perché è stato tappa del Giro d’Italia del 2008 e di altre manifestazioni, dunque di sicuro gradimento per gli appassionati.
Claudio Mologni, Presidente del Comitato Provinciale di Bergamo della FCI Federazione Ciclistica Italiana: “Il 2020 è stato un anno difficile. Abbiamo potuto organizzare pochissime manifestazioni e gare per i giovanissimi. Diversamente dal 2019, quando abbiamo raggiunto il numero di 55 manifestazioni fra pista, strada, fuoristrada, BMX, Trial, Gimkane, eventi che hanno visto la partecipazione non solo di società bergamasche, ma anche di società provenienti da tutta la Lombardia.
Per il 2021 abbiamo in programma circa sessanta gare solo per i giovanissimi, ma ad oggi, per il perdurare dell’emergenza Covid-19 le nostre Società non sono ancora riuscite ad organizzarne una; speriamo che si possano pianificare a breve perché i nostri ragazzi ne hanno veramente bisogno. Inoltre, da qualche anno a questa parte, una presenza importante è quella di giovani atleti diversamente abili che partecipano con la loro società ad una esibizione dedicata, fra una batteria e l’altra, e nonostante le difficoltà psico-fisiche hanno dimostrato di avere una buona padronanza del mezzo a due ruote assaporandone la vera essenza del gioco, del divertimento e dello stare insieme”.
Armando Santus, Presidente della Fondazione UBI Banca Popolare di Bergamo: “Lo sport è un’occasione di formazione straordinaria per i bambini e i ragazzi. Attraverso l’esperienza agonistica, i giovani possono vivere i valori della solidarietà, dell’amicizia, dell’attenzione per l’altro e dello spirito di squadra. E tutto questo giocando e divertendosi all’aria aperta. Crediamo inoltre che il ciclismo sia un’ottima palestra di vita, un luogo di autentica valorizzazione del merito. Ci auguriamo di contribuire a realizzare i sogni di giovanissimi sportivi di talento, che si impegnano quotidianamente e coltivano la speranza di una carriera da professionisti”.