Fondazione Banca Popolare di Bergamo ha pubblicato il suo primo Bilancio Sociale, relativo all’anno 2021. Il documento rappresenta quello che la Fondazione è e quello che fa con tutti i soggetti con cui lavora quotidianamente: Istituzioni, privati, enti del Terzo settore, persone. Uno strumento di comunicazione – ispirato ai valori di condivisione e trasparenza – che prende le mosse da ‘Fondazione Inchiaro’, un importante lavoro di catalogazione e restituzione trasparente pubblicato del 2021 – in occasione dei trent’anni dalla nascita della Fondazione – per raccontare i molteplici progetti finanziati a beneficio del territorio.
“Con il Bilancio sociale torniamo a raccontarci – spiega Armando Santus, Presidente di Fondazione Banca Popolare di Bergamo – perché conosciamo il valore del dialogo nel fare solidarietà. Perché vogliamo dare un seguito a quel primo passo, rappresentato da ‘Fondazione Inchiaro’, di un percorso pensato per comunicare in modo accessibile a tutti le scelte, le azioni, l’impiego delle risorse, l’impatto diretto e indiretto sulla comunità della nostra attività“.
È possibile scaricare il Bilancio Sociale 2021, insieme alla Lettera di introduzione del Presidente Armando Santus e alla Relazione di attestazione di conformità del Bilancio stesso, scorrendo la pagina “Chi siamo” del nostro sito.
COS’ È UN BILANCIO SOCIALE
Il Bilancio Sociale è un documento extracontabile con cui un’organizzazione – un’impresa, un ente pubblico o un’associazione – rende conto agli stakeholder dell’utilizzo che ha fatto delle risorse a disposizione non limitandosi tuttavia ai soli aspetti finanziari e contabili, ma ponendo una particolare attenzione al valore generato attraverso la propria attività. Divenuto negli ultimi anni obbligatorio per gli enti del Terzo Settore, per la Fondazione costituisce soprattutto una grande opportunità di ulteriore apertura al dialogo e alla trasparenza con la comunità bergamasca.
I VALORI-GUIDA
“Da più di trent’anni siamo ispirati e guidati dai valori di prossimità, efficienza e responsabilità – commenta Santus – Siamo profondamente radicati nel territorio e al territorio vogliamo dedicare tutto il nostro impegno, l’attenzione, l’intelligenza del ‘fare del bene’ e del ‘fare bene’. Sosteniamo la cultura, l’arte e la storia locale; l’assistenza in ambito sociale e sociosanitario; la tutela e la salvaguardia della natura e dell’ambiente; l’istruzione, la formazione e la ricerca scientifica. Abbiamo a cuore il volontariato e tutte le realtà, grandi o piccole che siano, che si prendono cura delle persone e della collettività. Riconosciamo ai bergamaschi una generosità fattiva e concreta, e vogliamo che quello stile si legga chiaramente anche nelle nostre azioni. Per questo, al ruolo di ente erogatore, affianchiamo un compito propositivo, di motore della crescita sostenibile ed inclusiva. È nostro desiderio essere incisivi e favorire crescita, sviluppo, benessere, sempre con una prospettiva rivolta al futuro, e dunque alla sostenibilità delle nostre scelte, che non si fermano all’oggi, perché siamo consapevoli della complessità del mondo e della società, in continuo cambiamento”.