Inaugurato il nuovo Museo Diocesano di Bergamo. Aula Picta con accesso gratuito la prima domenica del mese grazie a Fondazione BPB

‘il Bernareggi’, il nuovo Museo Diocesano di Bergamo, è aperto nel cuore di Città Alta. Al suo interno l’Aula Picta, cuore della nuova sede del Museo, l’antico Palazzo Vescovile di Bergamo.

Fondazione Banca Popolare di Bergamo – EF ha sostenuto il restauro dell’Aula Picta – che continuerà nel 2026 -, vero e proprio tesoro della città, per permettere a tutti di ammirare i suoi stupendi affreschi del XIII secolo. Per questo ogni prima domenica del mese l’Aula Picta sarà visitabile gratuitamente.

Qui l’approfondimento sull’Aula Picta e sui lavori di restauro in corso.

Su fondazionebernareggi.it tutte le informazioni sul nuovo Museo Diocesano Adriano Bernareggi.

‘IL BERNAREGGI’ – IL NUOVO MUSEO DIOCESANO DI BERGAMO

Il Museo Diocesano Adriano Bernareggi torna sul colle di San Salvatore, dove fu inaugurata la sua prima sede nel 1961. Su una superficie espositiva di oltre 900 metri quadrati trovano sede circa 70 opere d’arte, distribuite in dieci sale su due piani. Si tratta di dipinti, sculture e oggetti preziosi risalenti ad un periodo che va dal XIV al XX secolo: dalla scultura medievale a Lorenzo Lotto e Andrea Previtali, da Giovan Battista Moroni a Carlo Ceresa ed Evaristo Baschenis (XV-XVIII secolo), fino all’omaggio novecentesco a Manzù e Scorzelli. A queste esposizioni si aggiungono opere provenienti da alcune parrocchie della Diocesi, che saranno esposte temporaneamente, rendendo il nuovo Museo punto di riferimento e luogo di ricomposizione e narrazione del ricco patrimonio artistico custodito nelle chiese del territorio. Oltre alle sale espositive, il Museo offre spazi per conferenze e per attività educative, e una sala multimediale dedicata al racconto dello sviluppo architettonico di piazza Duomo e degli edifici che la circondano. Ma il nuovo Museo è molto più che uno spazio espositivo: si configura come un vero e proprio itinerario storico e geografico dedicato alla Chiesa bergamasca che unisce sin d’ora l’antico Palazzo vescovile (con l’Aula Picta), il Battistero della Cattedrale, i resti dell’antica Cattedrale paleocristiana e, in futuro, anche l’area archeologica del Tempietto romanico di Santa Croce – posto tra il nuovo Museo e la Basilica di Santa Maria Maggiore – dove è in corso una campagna di scavo, condotta dalla Soprintendenza. Chiude idealmente il percorso l’Oratorio di San Lupo situato in via San Tomaso, in Città Bassa, dedicato all’arte contemporanea. Un biglietto unico consente ai visitatori di conoscere tutti questi luoghi, in un viaggio che abbraccia oltre 1700 anni di storia.